SINOSSI: Le lettere tassiane, che qui si prendono in esame dal punto di vista linguistico fondando lo studio sulle tradizionali partizioni e caselle grammaticali, rappresentano un documento fondamentale per ricostruire la biografia del poeta sorrentino (occupano un’estensione temporale che va dal 1556 al 1595), non solo per gli accadimenti più rilevanti che lo scrittore racconta ai suoi corrispondenti, ma anche per scoprire gli angoli più nascosti della sua forma mentis, per percepire, ad esempio, l’umore e i sentimenti oscillanti fra la rabbia per le stampe scorrette e l’intima confessione agli amici, fino alla serenità e al distacco del suo animo in quella che è ritenuta l’ultima lettera all’amico Costantini. In esse si rintracciano, più che nei Dialoghi, i risultati più alti dell’eloquenza tassiana per quella forma che, impreziosita dall’inserimento di tessere poetiche (il debito maggiore è certamente contratto con le tre «corone» trecentesche), oscilla tra il realistico-oggettivo (si pensi alle lunghe lettere sulle cose di Francia e sul matrimonio), il metaforico-concettoso, il biografico-narcisistico, ma rimane sempre attenta ai timbri ritmico-melodici, elegante ed ordinata, a metà tra “biografia e poesia”.
BIOGRAFIA: Laureato in Lettere Moderne (nel luglio 1998), con lode, presso l’Università degli Studi della Calabria, ho conseguito nel gennaio 2005 presso lo stesso ateneo il dottorato di ricerca in “Scienze letterarie, retorica e tecniche dell’interpretazione” (XVI ciclo). Dal 2004 collaboro con la cattedra di Letteratura italiana dell’Università degli Studi della Calabria per la quale ho tenuto seminari sulla “Vita Nuova” di Dante, su Francesco Petrarca), sul romanzo epico-cavalleresco nel Cinquecento e su Torquato Tasso. Nel 2008 sono docente a contratto di “Competenze linguistiche” presso la Facoltà di Ingegneria dell’ Università degli Studi della Calabria, e nell’a.a. 2009/10 del “Laboratorio di educazione linguistica” presso il Corso di Laurea Interfacoltà in Scienze della Formazione Primaria della medesima università. Al Tasso ho dedicato alcuni articoli usciti presso la rivista “Studi tassiani” (2000 e 2007), negli Atti dell’Accademia Galileiana in Padova (1999-2000), in quelli dell’ADI – Associazione degli Italianisti Italiani (convegno di Napoli 2007: gli Atti sono online su http://www.italianisti.it sez. pubblicazioni) ed una monografia sull’epistolario (“Il Tasso epistolografo. Lingua e cultura nelle Lettere”, Macerata, Edizioni Simple, 2011, pp. 189). Ultimamente ho studiato L’Antologia della lirica moderna italiana di Severino Ferrari (comunicazione al XIII Convegno della MOD) e l’opera di Flavio Biondo (comunicazione al XV Congresso Nazionale ADI: gli Atti sono pubblicati dalla casa editrice Edizioni dell’Orso, Alessandria, 2012). Ho scritto anche per la rivista “Oblio” (http://www.progettoblio.com/).Docente di ruolo nell’area di Italianistica, nelle scuole svolgo anche attività di docenza nei PON (Programmi Operativi Nazionali) e nei POR. Sono socio dell’ ADI (Associazione degli Italianisti Italiani) e della MOD (Società Italiana per lo Studio della Modernità Letteraria).