N.E. 02/2024 – “Nel vuoto [lì per sempre]” di Rita Stanzione

Esistere e non poter essere

non poter restare

come un innesto su spini dipinti

che hai tracciato per mestizia del vuoto


pregavamo Dio senza conoscerlo

‒ amandolo a tratti

perché crescesse un ramo vasto

di ali nella breccia sorda delle pietre

una cura allo spirito contuso

dato insonne alla notte

dal centro immeritato più preciso

più lontano più straniante


è un cammino irto che spezza l’avvento

spezza ogni corda, cadiamo giù

e soli

monchi di forma.


Mi cadde l’anello che

da bambina tenevo stretto al dito

non riuscii a dire ch’era un anello

capii che il non sapere un nome è una perdita,

ma ci perdiamo

anche coi nomi stampati nelle tempie

che stanno lì per sempre

in un estratto di eternità

transitori, sradicati

bricioli d’amore.


Questo testo viene pubblicato nella sezione “Rivista Nuova Euterpe” del sito “Blog Letteratura e Cultura” perché selezionato dalla Redazione della Rivista “Nuova Euterpe”, n°02/2024. L’autrice ha autorizzato alla pubblicazione senza nulla avere a pretendere all’atto della pubblicazione né in futuro.

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