PENSIERI
(poesia di Emanuele Marcuccio)
Portano poesia così
lungi il nostro dire
chioccio e impacciato così
l’ardire è vano e lontano
e requie non danno.
(13/9/2012)
Commento a cura di Luciano Domenighini
Cinque versi brevi ad andamento ondulante (sequenza sillabica “8, 6, 7, 8, 6”) col soggetto ai versi di apertura e di congedo e i tre versi centrali incidentali e distrattivi a significato antitetico.
La gestione delle rime è complessa. Solo il quinto verso è svincolato. Il primo e il terzo rimano sul medesimo bisillabo avverbiale tronco “così”. L’ottonario al quarto verso presenta due rime interne: in terza sillaba “l’ardire” rima col senario del secondo “dire” e la piana bisillaba in quinta “vano” con la trisillaba “lontano” in ottava. Il tono della lirica è dimesso, sofferto, ma formalmente impeccabile.
In soli cinque versi, in un cono di luce rivelatore di un evento psichico, Marcuccio individua i termini antitetici dalla cui distanza e dal cui conflitto nasce un doloroso travaglio dal quale scaturisce, per sintesi, l’energia della poesia.
Il primo elemento dell’antitesi è un periodo bipartito (“Portano poesia così/ […] e requie non danno”) collocato agli estremi della strofa in posizione prima e quinta.
Il secondo, oppositivo, consta di tre momenti, uno per ciascuno dei versi centrali, secondo, terzo e quarto (“lungi il nostro dire/ chioccio e impacciato così/ l’ardire è vano e lontano”).
Da un lato l’esaltazione e la tensione, il languore e il tormento dell’ispirazione poetica, dall’altro la penosa coscienza di una condizione di quotidianità anonima e schiva. Due opposti, due polarità a tendere un arco.
Da un punto di vista strettamente formale sono da notare tre consonanze “interne” (“dire-l’ardire”, “chioccio e impacciato”, “vano e lontano”) che legano foneticamente il dettato, nonché l’iterazione avverbiale “così”, rimante al primo e al terzo verso, che genera un senso di irrisolutezza e di precarietà.
Luciano Domenighini
Travagliato (BS), 6 novembre 2014
Grazie sempre Lorenzo! :)
Comunico che “Pensieri” è stata pubblicata nella raccolta antologica «I poeti contemporanei 66», Editrice Pagine, Roma, dicembre 2012, p. 25 (eBook kindle e cartaceo).
ISBN: 9788898240463.
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