SOGNO DI NEVE[1]
di GIORGIA CATALANO
2 ottobre 2010
Lenta, cade sull’asfalto bagnata dalla pioggia. Non si ferma, svanisce sotto la gomma dell’auto che passa. Fioccano, fioccano fiocchi di neve pura, pulita e fresca. Bambini che gioiosi guardano fuori dai vetri immaginando un sogno. Un camino acceso in una baita, calore di famiglia e un pupazzo di neve. Ma poi tornano sulla strada, sull’asfalto bagnata, i loro piccoli pensieri, dove rimarranno a guardare il fioccare dei fiocchi di neve, fino al prossimo sogno.
Commento a cura di Emanuele Marcuccio
Questa poesia rappresenta un unicum nella raccolta di Giorgia Catalano, proprio perché si serve di un procedimento stilistico inedito: mette il soggetto (la neve) in ellissi, “Lenta / cade / sull’asfalto bagnata / dalla pioggia” aggiungendo anche un accusativo alla greca “sull’asfalto bagnata”, a ciò si aggiunge, verso la chiusa, l’ellissi del predicato e del soggetto (la neve) con lo stesso accusativo alla greca “Ma poi tornano sulla strada, / sull’asfalto bagnata, / i loro piccoli pensieri,” che è anche uno splendido inciso.
Con questo ritengo “Sogno di neve” la lirica più significativa di “Un passaggio verso le emozioni”, un vero gioiello di raffinatezza stilistico-retorica.
a cura di Emanuele Marcuccio
Palermo, 15 febbraio 2013
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[1] Edita in Catalano, Giorgia, Un passaggio verso le emozioni, Photocity, 2012, p. 14.