CIO’ CHE RESTA DEL GRANO
Poesia di MICHELA ZANARELLA
Planano le dita
in trame di odori
sotto palpebre di pianura.
Il faggio racconta
le mie verdi assenze,
il silenzio che sale
ad invocare
memoria che sfuma.
Sono divenuti sorsi
di cielo
il confine che tace,
l’asfalto che trema,
l’origine che origlia
ciò che resta
del grano.
Was vom Weizen übrig bleibt
TRADUZIONE DI ANNA MARIA CURCI
Es gleiten die Finger
in Muster aus Gerüchen
unter Augenlider aus Flachland.
Die Buche erzählt
mein grünes Ausbleiben,
die steigende Stille
zur Anrufung
des verschwimmenden Gedächtnisses.
Es sind Himmel-Schlucke
geworden
die schweigende Grenze,
der zitternde Asphalt,
der Ursprung, der belauscht
was vom Weizen
übrig bleibt.
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