PhotoCity Edizioni, Pozzuoli (Na), 2012, pp. 47
ISBN: 978-88-6682-240-0
Genere: Saggistica/Aforismi
Prefazione a cura di Luciano Domenighini
Postfazione a cura di Lorenzo Spurio
Curatrice d’opera: Gioia Lomasti
Cover: Francesco Arena
Prezzo: 7,60 €
Recensione a cura di Annamaria Pecoraro
Emanuele è un poeta “ribelle” (59), che usa la poesia come strumento di dialogo intimo verso Dio (66), e come lama sottile per colpire la grettezza politica che usa lo “Stato”, impoverendolo (19,37, 72). La poesia è arma che disarma (41, 46, 51), che attraversa il dolore e diventa musica (36, 57), follia (45), ricerca (22, 27, 75), amore (24, 62), “trasfigurazione” ed “ispirazione” di sogni (64). Via che alimenta i progetto quotidiani, diventando memoria di ciò che realmente dovremmo essere. Riscoprendo archetipi classici, che vedono la donna, nelle vesti di Elettra e dell’ uomo giusto in Oreste, e non nei tanti Egisto, che purtroppo, ghettizzano e mortificano la condizione dell’ essere umano (39). Emanuele cammina trovando nel dialogo e nell’essere “fanciullo” (11, 30, 34), la forza di osare e dire al mondo quanto meraviglioso sia emozionarsi (27), e coltivare valori che testimoniano il dono della vita. La radice della cultura (18), sta nel non aver paura di essere sé stessi, senza pretese di giudizio (23) o di ottenere onori, ma di non essere stanchi di arricchirsi nella diversità che ci circonda, trovando anche nel silenzio (47), l’intesa e il vigore di scegliere difendendo anche la propria origine (20, 38). Ottantotto aforismi tutti da gustare e da portare come propositi attivi nel nostro status vivendi.
a cura di Annamaria Pecoraro
6 agosto 2012
QUESTA RECENSIONE VIENE PUBBLICATA SU QUESTO SPAZIO PER GENTILE CONCESSIONE DELL’AUTRICE E DELL’AUTORE DEL TESTO.