Dal maggio 2010 il poeta e aforista Emanuele Marcuccio ha individuato numerosi dittici a due voci[1], alcuni anche senza una sua poesia. Di questi particolari dittici poetici sono edite tre Antologie su suo progetto e cura editoriale, che contengono anche dittici proposti da alcuni dei poeti partecipanti, come Giusy Tolomeo, Lucia Bonanni, Daniela Ferraro, Aldo Occhipinti, Silvia Calzolari e Maria Palumbo, e il cui ricavato vendite è interamente devoluto ad AISM: Dipthycha. Anche questo foglio di vetro impazzito, cʼispira…, Photocity Edizioni, 2013, pp. 90 (con postfazione di Alessio Patti), ISBN: 9788866824749; Dipthycha 2. Questo foglio di vetro impazzito, sempre, c’ispira…, TraccePerLaMeta Edizioni, 2015, pp. 184 (con postfazione di Antonio Spagnuolo), ISBN: 9788898643257; Dipthycha 3. Affinità elettive in poesia, su quel foglio di vetro impazzito…, PoetiKanten Edizioni, 2016, pp. 180 (con prefazione di Michele Miano e con un saggio di postfazione di Lorenzo Spurio), ISBN: 9788899325374. Un quarto Volume, «Dipthycha 4. Corrispondenze sonore, emozionali, empatiche… si intessono su quel foglio di vetro impazzito…» è in lavorazione, che raccoglierà anche una sezione di nove trittici a tre voci, tra cui il presente, e il cui ricavato sarà devoluto per i terremotati del nostro centro Italia.
Scrive Marcuccio in un suo aforisma del 2016, sul dittico a due voci: “Il tema comune alle due poesie dei due autori è solo il punto di partenza per l’individuazione di un dittico a due voci; è necessario che ci sia anche una corrispondenza sonora o emozionale e/o di significanza, una sorta di corrispondenza empatica, una analogia, una affinità elettiva poetica (una dittica corrispondenza/comunicazione) e soprattutto i due autori del dittico a due voci devono attenersi ai rispettivi modi di fare poesia, senza cercare di imitarsi a vicenda, per non avere come risultato qualcosa di simile a una poesia a quattro mani. Il fine non è l’imitazione dell’altra poesia per cui si vuole individuare il dittico, ma l’affinità elettiva, l’analogia, l’empatia poetica”.
Come naturale evoluzione del dittico a due voci, nell’agosto 2016 nasce il trittico a tre voci. Tuttavia, in futuro, come ha dichiarato l’ideatore Marcuccio, non saranno individuati polittici a più voci, in quanto con la triade (tesi-antitesi-sintesi) si realizza la perfetta ‘trittica’ corrispondenza, non è necessario andare oltre, si creerebbe solo dispersione.
Alla vostra lettura il trittico poetico a tre voci sui ricordi, proposto dallo stesso Marcuccio, con i poeti Francesca Luzzio, Daniela Ferraro, Emanuele Marcuccio: “Ricordi” di Francesca Luzzio, “Larve” di Daniela Ferraro e “Ricordo” di Emanuele Marcuccio.
RICORDI[2]
FRANCESCA LUZZIO
Qui, vicino
al camino
guardo le fiamme
delle illusioni
e tra i vetri madidi
di sudore
i campi innevati
per amore.
Mi immergo nel tepore
dei ricordi senza nome,
cenere di un passato
carico di passione.
Sorrido piango
e mentre il gatto fa le fusa
scivola leggera
la musica disarmonica
della vita.
Nel brivido pesante
del patire di sbiaditi ricordi,
solo le tue rosse labbra
guizzano trasparenti
dalle fiamme…
e suda bianca la mia fronte
nel silenzio faticoso
dell’amore.
LARVE[3]
DANIELA FERRARO
E ritornano ancora
i ricordi inumati.
– Eppure, in bianche bare,
giacevano sul fondo –
Li ho sentiti ululare
dentro un sole ammalato
mentre graffia le nubi
mendicando la vita.
RICORDO[4]
EMANUELE MARCUCCIO
O tu che l’ampia volta
della vita ascendi,
o tu che l’ampia prora
dell’azzurro varchi!
Il sonno m’inabissa profondo,
il mare mi plasma tranquillo,
ricado riverso
nel fianco ritorto,
ricado sommerso
nel freddo glaciale,
quel bianco dolore,
che mi arrossa la faccia,
quel freddo vapore,
che m’avvampa tremendo.
28 ottobre 1994
[1] Così ha definito Marcuccio il dittico a due voci: una composizione di due poesie di due diversi autori, scritte indipendentemente, anche in tempi diversi, e accomunate dal medesimo tema in una sorta di corrispondenza empatica.
[2] Francesca Luzzio, Ripercussioni Esistenziali, Thule, 2005, p. 16.
[3] Daniela Ferraro, Piume di Cobalto, Aletti, 2014.
[4] Emanuele Marcuccio, Per una strada, SBC, 2009, p. 51.
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L’ha ribloggato su Emanuele-Marcuccio's Bloge ha commentato:
Trittico poetico a tre voci di Francesca Luzzio, Daniela Ferraro, Emanuele Marcuccio. Grazie sempre allo scrittore Lorenzo Spurio per la gentile pubblicazione sul suo blog letterario. Buona lettura!
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