
Il contenitore poetico “Per i morti di Lampedusa annegati da respingimento” nasce dalla volontà di poeti e poete di far sentire in maniera pubblica, tramite i propri versi, l’orrore per quanto accaduto al largo di Lampedusa il 3 ottobre, che fa parte di un quadro più ampio di oltre 16,000 morti per annegamento negli ultimi 15 anni, nonché esprimere solidarietà con le persone costrette a fuggire da situazioni di guerra, dittatura e condizioni di miseria provocate da neocolonialismi e un’ignobile distribuzione delle ricchezze.
La proposta lanciata inizialmente da 100 Thousand poets for Change-Bologna, e appoggiata da varie associazioni e dal sito GLOB011 che ci ospita, ha dato vita a questo contenitore che accoglie oltre quaranta interpretazioni e angolature poetiche diverse, alcune poesie sono nate in reazione all’orrore per gli annegamenti più recenti e la risposta dello Stato e altre invece testimoniano fenomeni simili negli ultimi 15 anni. Il contenitore poetico è inteso non solo come strumento per mantenere viva l’attenzione su quanto è accaduto a Lampedusa una volta che si saranno spente le luci delle ribalta ma anche per contrastare il processo di militarizzazione del Mediterraneo che sta procedendo a grandi passi sulla scia degli ultimi tragici eventi. A Bologna e a Modena, per esempio a inizio novembre le poesie verranno utilizzate in eventi pubblici che con un misto di poesia e di interventi informativi mirano a mantenere vivo il ricordo dei morti, trovare modalità concrete di aiutare i superstiti e aprire un dibattito su come trovare insieme modi umani di accogliere rifugiati, migranti, creare le condizioni per la libera circolazione degli umani e non solo delle merci e dei capitali.
La proposta lanciata inizialmente da 100 Thousand poets for Change-Bologna, e appoggiata da varie associazioni e dal sito GLOB011 che ci ospita, ha dato vita a questo contenitore che accoglie oltre quaranta interpretazioni e angolature poetiche diverse, alcune poesie sono nate in reazione all’orrore per gli annegamenti più recenti e la risposta dello Stato e altre invece testimoniano fenomeni simili negli ultimi 15 anni. Il contenitore poetico è inteso non solo come strumento per mantenere viva l’attenzione su quanto è accaduto a Lampedusa una volta che si saranno spente le luci delle ribalta ma anche per contrastare il processo di militarizzazione del Mediterraneo che sta procedendo a grandi passi sulla scia degli ultimi tragici eventi. A Bologna e a Modena, per esempio a inizio novembre le poesie verranno utilizzate in eventi pubblici che con un misto di poesia e di interventi informativi mirano a mantenere vivo il ricordo dei morti, trovare modalità concrete di aiutare i superstiti e aprire un dibattito su come trovare insieme modi umani di accogliere rifugiati, migranti, creare le condizioni per la libera circolazione degli umani e non solo delle merci e dei capitali.
Vi incoraggiamo a utilizzare le poesie come beni comuni; se avete bisogno di assistenza per organizzare eventi con i poeti e le poesie contenute nel contenitore potete contattare Pina Piccolo, del comitato promotore 100Thousand Poets for Change-Bologna all’indirizzo piccolop56@gmail.com
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Il contenitore poetico “Per i morti di Lampedusa annegati da respingimento”: http://www.glob011.com/lampedusa
Mi sarebbe piaciuto che qualche mia lirica a tema fosse stata inserita,ma vedo che mi avvisate dopo del lavoro fatto.Aparte questo vi faccio i miei personali complimenti per l’idea eccezionale.
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Non ci sono io tra gli organizzatori, ma ho dato solo diffusione alla notizia.
So che stanno organizzando un secondo contenitore poetico simile, per cui se è interessata può scrivere alla mail che trova nell’articolo e prendere accordi con Lei.
Cordiali saluti,
LS
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Grazie Lorenzo, per aver diffuso il contenitore, e in risposta a ricmm2013 dico che può inviare le sue proposte al mio indirizzo mail piccolop56@gmail.com.
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