CON LA MEMORIA RITORNO[1]
di LUCIA BONANNI
nel XXIV anniversario della strage di Capaci
In quel soleggiare tremendo
sulla via di Capaci
la voragine di terra
spacca la storia.
A ridosso del mare
il Monte Pellegrino è ancora
carcere e dietro le sbarre
la Legge dei giusti
tiene prigioniera.
Nella terra delle agavi
mani incallite
la conca, che prima era dorata,
arrossano di cupi misfatti.
Vorrei gridare…
ma il pianto smarrito
ancora spezza la voce.
Con la memoria ritorno
ad un biglietto
in silenzio lasciato
sulla corteccia del tuo albero
che nel tempo conserva
fronde rinverdite
e della linfa si nutre
del tuo nome
che mai morrà.
Lucia Bonanni, 23 maggio 2016
URLO[2]
di EMANUELE MARCUCCIO
Dolore e aspro dolore
orrendo negl’occhi…
pietà, giustizia…
urla… uomini prostrati,
la rabbia nei cuori,
l’ira negl’occhi…
volti piagati
di sangue grondanti
e amaro lutto
nel cuore scosso, rimosso
dal silenzio.
Grida di sangue
risorgono
dalla città morente,
spirito di reazione
risorge…
e affrontiamo
e ricordiamo
i morti…
e i nostri cuori
colpiti, schiantati…
Un alito di speranza
il cuore, quasi ci squarcia…
luce d’amore
c’investi, c’innalzi, ci esalti…
Emanuele Marcuccio, 23 maggio 2016
NOTA:
Entrambi i testi poetici vengono pubblicati su questo spazio per gentile concessione dei due autori e con la loro autorizzazione.
[1] Ispirata dalla lettura di “Urlo” di Emanuele Marcuccio, gli propongo il dittico a due voci. [N.d.A.]
[2] Scritta il 23 maggio 1993, per il I anniversario della strage di Capaci, poi edita in Emanuele Marcuccio, Per una strada, SBC, 2009, viene qui presentata in una seconda versione da me rivista del 23 maggio 2016. [N.d.A.]
L’ha ribloggato su Emanuele-Marcuccio's Bloge ha commentato:
Un dittico poetico a due voci per ricordare la strage di Capaci. Buona lettura!
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