“Cerchi ascensionali” di Francesca Luzzio, recensione di Lorenzo Spurio

Cerchi-ascensionali-220x300.jpgLa nuova opera della poetessa palermitana Francesca Luzzio è stata recentemente pubblicata per i tipi di Il Convivio Editore di Castiglione di Sicilia e porta il titolo di Cerchi ascensionali.  Le motivazioni e le finalità della tetra-ripartizione dell’ampia opera poetica – che raccoglie gli inediti della più recente produzione, compresi alcuni testi apparsi su riviste e antologie – sono ben chiarite negli apparati critici introduttivi al volume a firma, rispettivamente, del professore Elio Giunta e di Angelo Manitta, critico letterario e responsabile della casa editrice Il Convivio. Nella progressione di questo percorso per “cerchi” che, come Manitta rivela, ricordano i canti di dantesca memoria,l’animo poetico della Nostra è tratteggiato a trecentosessanta gradi, esponendosi la poetessa tanto su questioni di carattere etico-sociale[1] (“La mia terra è piena di crepe,/ sofferente, come tanta gente che nulla ha”, 39), quanto su riflessioni personali ricollegati alla rievocazioni di memorie felici e veri e propri flussi di coscienza.

 

La recensione completa è stata pubblicata su “Oubliette Magazine” il 22-02-2019. Per poterla leggere cliccare qui. 

 

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